GLI ANELLI DI
POTERE
Tre Anelli ai
Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Secondo quanto narra la leggenda, il malvagio Sauron, già un tempo servitore del sovrano oscuro e intenzionato a sostituirsi a quello dopo la sua scomparsa, apprese con l'inganno l'arte di forgiare anelli magici dai mitici fabbri elfici di Eregion. Costoro, infatti, sapevano fabbricare monili magici, in grado di aumentare la potenza di chi li indossava e ne avevano già fabbricati diversi per molti sovrani, mortali e non: tre per i re degli elfi, i più potenti in assoluto, sette per i principi dei nani e nove per quelli degli uomini. Una volta appresa la loro arte, però, Sauron ne approfittò per forgiare un anello nel quale infuse tutto il suo potere, ampliandolo a dismisura e dandogli la facoltà di rendere invisibile il possessore nonché, soprattutto, di comandare gli altri diciannove anelli di fattura elfica. In pratica, indossandolo, Sauron avrebbe reso immediatamente suoi schiavi i sovrani di tutto il mondo allora conosciuto. Uno dei fabbri elfici, però, di nome Celebrimbor, scoprì l'inganno proprio mentre Sauron pronunziava il maleficio che avrebbe reso il suo anello "l'unico", ovvero il più potente, e corse a nasconderei tre anelli elfici. Si aprì dunque una lunga epoca di guerre, che si concluse con una grande alleanza tra Uomini, comandati da Elendil, ed Elfi, capeggiati da Gil-Galad, coalizzati contro le schiere del male e con l'epica battaglia di Campo Gaggiòlo, in cui Isildur , figlio di Elendil tagliò il dito di Sauron, privandolo così del potere. Purtroppo, però, per quanto vittoriosi i capi elfici e umani perirono in un agguato e l'anello, l'unico, andò perduto sul fondo di un fiume. Sauron, sconfitto e privato dell'anello, si ritirò tra le ombre del Bosco Atro a nord delle terre di mezzo, e ivi stette, quasi innocuo, per un lungo periodo.
Quanti anelli di potere furono fabbricati? La poesia nel Signore degli Anelli rende esplicito il riferimento a venti Anelli di Potere: nove per gli Uomini Mortali, sette per i Signori dei Nani, tre per i Re degli Elfi, ed uno per l'Oscuro Signore. Questi sono gli Anelli di Potere fabbricati nella Seconda Età e riguardano gli eventi della Terza Età.
Furono fabbricati altri anelli? E' stato detto che altri anelli furono fabbricati, ma questi altri sono di natura inferiore in confronto ai Grandi Anelli di Potere. Gandalf suggerisce che essi furono numerosi quando espone la storia degli Anelli di Potere a Frodo: "In Eregion tanto tempo fa molti Anelli Elfici furono forgiati, anelli magici come li chiameresti tu, ed essi erano, naturalmente, di molti tipi: alcuni più potenti ed altri meno. Gli anelli inferiori erano soltanto delle prove di maestria prima che questa fosse pienamente matura, e per gli Artigiani Elfici erano solo piccole cose, eppure secondo me, pericolosi per i mortali. Ma i Grandi Anelli, gli Anelli di Potere, erano davvero pericolosi."[1] Viene fatta un'ulteriore allusione agli altri anelli quando Sauron invade Eregion al fine di pretendere con la forza tutti gli anelli che aveva cercato di dominare forgiando ed infilandosi l'Unico: "Lì Sauron si impadronì dei Nove Anelli e delle opere minori della Mirdain; ma non poté trovare i sette e i Tre".[2] Non siamo in grado di affermare quanti di questi anelli minori furono fabbricati, tantomeno possiamo dire qualcosa sulla natura del loro potere. Il loro uso non è registrato in nessuna parte della storia della Terra-di-mezzo. E' anche possibile che lo stesso Saruman avesse creato un anello minore come viene suggerito nella Compagnia dell'Anello durante il Consiglio di Elrond quando Gandalf racconta la sua cattura in Isengard: "Ma io arrivai ai piedi di Orthanc, e ascesi la torre di Saruman... Portava un anello al dito." Nello stesso capitolo Saruman dichiara "Poichè sono Saruman lo Stregone, Saruman il possessore dell'Anello, Saruman Multicolore."[3] Troviamo molti passi in cui si dice che lo studio delle nozioni sugli Anelli di Potere era proveniente da Saruman. E' perfettamente possibile e plausibile che Saruman avesse creato il suo personale anello di potere ed usò questo anello per controllare e dominare il suo esercito di orchi, warg, e razze ibride. Dopo tutto questi era un Maia (di Aule, l'artigiano) e possedeva grandi poteri.
Chi fabbricò gli Anelli di Potere? Gli Elfi di Eregion fabbricarono tutti gli anelli, con l'eccezione dell'Unico che Sauron fabbricò da sé nel Monte Fato. Dopo la sconfitta di Morgoth nella Prima Età, alcuni degli Elfi Noldor che rimasero, si stabilirono in Eregion e costruirono una città chiamata Ost-in-Edhil all'incirca nell'anno 750 della Seconda Età, accanto al cancello occidentale del regno di Moria. All'incirca nell'anno 1200, Sauron giunse tra gli Elfi con un aspetto gradevole a guardarsi adoperando il nome Annatar (Signore dei Doni), ma con un progetto oscuro, per rassicurarli. Sauron desiderava grandemente "piegare gli Elfi al suo servizio, poiché sapeva che i Priminati possedevano maggiori poteri."[4] Questi insegnò loro nozioni segrete, e con questa sapienza i loro artigiani (una gilda chiamata Gwaith-i-Mirdain, il Popolo degli Orafi) crearono gli Anelli di Potere che comprendevano i Sette ed i Nove. Ma Sauron ebbe parte nella creazione di questi anelli, e guidò gli Elfi durante la loro fabbricazione. Tuttavia i Tre Anelli furono concepiti e fabbricati soltanto dall'artigiano Elfo Celebrimor, e giammai Sauron aveva toccato i Tre.
Perché furono costruiti gli Anelli di Potere, e quali erano i loro poteri? La ragione è legata alla tristezza degli Elfi dovuta al passare del tempo. Gli Elfi erano immortali ed erano destinati a vivere tanto a lungo quanto era la durata della Terra-di-mezzo. In quanto tale la terra si modificava con il passare del tempo, e gli Elfi vedevano molte cose belle andare in rovina o perdute a causa delle ferite causate dal male. Sauron, tentatore, risvegliò nei cuori degli Elfi il desiderio di guarire le ferite della terra e di creare un paradiso in questo lato del mare paragonabile a Valinor, e divenirne i padroni; mentre in Valinor sarebbero stati soltanto dei sottoposti ed al di sotto dei Valar. Gli Anelli di Potere furono fabbricati principalmente al fine di rallentare il passare del tempo e preservare le loro creazioni nella bellezza. Tuttavia avevano anche altri poteri. Tolkien fornisce un dato rilevatore circa la natura degli Anelli e del loro potere in una delle sue lettere: "Il potere principale (comune a tutti gli anelli) era quello di prevenire o rallentare la decadenza (cioè il cambiamento considerato come un fatto negativo), di conservare quello che si desidera o si ama, o la sua sembianza - questo è più o meno un motivo tipico degli Elfi. Ma accrescevano anche i naturali poteri di chi li possedeva - avvicinandosi così alla <<magia>>, un motivo che facilmente può corrompersi nel malefico, la brama di dominare. E infine avevano altri poteri, più direttamente derivati da Sauron... come quello di rendere invisibile il corpo fisico, rendendo visibili le cose del mondo invisibile."[5] Gli Anelli non furono fabbricati come strumenti finalizzati alla guerra e al dominio; non potevano generare dardi di fulmini o tempeste di grandine. Inoltre, conferivano poteri commisurati a quelli di colui che li usava; un Grande Anello in mano ad una persona debole e inferiore non produce gli stessi effetti che si avrebbero se fosse in mano ad uno stregone o ad un grande. Nota le parole che Galadriel rivolge a Frodo in Lothlorien: "Gandalf non ti ha parlato del fatto che l'anello conferisce potere in misura della statura del suo possessore? Prima che tu possa utilizzare questo potere avresti bisogno di diventare di gran lunga più forte, ad allenare la tua volontà al dominio sugli altri."[6] Gli Elfi usarono i Tre anelli per creare isole dalla bellezza immutabile e preservare dal passare del tempo e da ciò che è malvagio. Il loro uso può essere visto in opera a diversi livelli:
Ma l'uso degli Anelli degli Elfi era possibile solo dopo che Sauron fu sconfitto nella Seconda Età e che il suo Anello fu preso, ed in seguito creduto perso. Se Sauron avesse ripreso l'Unico, allora tutte le opere degli Elfi e l'uso dei loro Anelli sarebbero stati assoggettati alla malvagia volontà di Sauron.
Quali sono i poteri dei Sette e dei Nove? Come si è detto, i Sette ed i Nove Anelli erano stati originariamente forgiati dagli Elfi e non erano malvagi prima che Sauron forgiasse l'Unico e se ne appropriasse più tardi muovendo guerra agli Elfi. Il loro proposito iniziale era quello di rallentare il passare del tempo e conservare la bellezza, ma poiché Sauron ebbe parte alla loro fabbricazione, essi divennero maledetti ed ebbero poteri malvagi. Egli [Sauron] distribuì gli Anelli alle varie razze della Terra-di-mezzo per renderle schiave ed in tal modo poterle controllare. Sauron diede i Sette ai Nani, che si dimostrarono più duri da schiavizzare: "Mal sopportavano il dominio di altri, e i pensieri dei loro cuori sono difficili da sondare, né possono essere stravolti in ombre. Si servivano degli anelli soltanto per ottenere ricchezze; ma l'ira e un'irrefrenabile brama d'oro s'accesero nei loro cuori..."[7] Ciò implica che i loro anelli avevano altri poteri, ma non furono usati probabilmente perché in tal modo avrebbero attirato l'attenzione verso coloro che li adoperavano e su tutto ciò che facevano. Sauron diede i Nove agli Uomini Mortali che si rivelarono più semplici da irretire. Si diceva che "coloro che dei Nove Anelli si servirono, in vita divennero potenti: re, stregoni, guerrieri come ve n'erano un tempo. Conquistarono gloria e grandi ricchezze, che però si volsero a loro danno. Avevano, a quanto sembrava, vita imperitura, pure la vita divenne loro intollerabile. Potavano aggirarsi, volendolo, invisibili agli occhi di tutti in questo mondo sotto il sole, e vedere cose in mondi invisibili ai mortali..."[8] Secondo la lettera #131, Sette ed i Nove conferivano invisibilità a coloro che li usavano, come pure vita imperitura. Inoltre, la proprietà di rendere invisibile chi li porta al dito sembrerebbe essere un potere controllabile - non sempre "attivato", ma piuttosto selezionabile allorquando si si desideri essere invisibile. Tuttavia, alla fine chi ne fa uso è destinato a sbiadire e a diventare uno spettro sotto il controllo di Sauron, l'Oscuro Signore. I Tre Anelli degli Elfi non conferiscono invisibilità, poiché questo è un potere derivante da Sauron, e Sauron non ebbe parte alla creazione dei Tre Anelli degli Elfi, né li ebbe mai toccati.
Perché Sauron creò l'Unico Anello e quali erano i suoi poteri? Il progetto di Sauron consisteva nell'irretire e nel rendere schiavi gli usufruitori di tutti gli Anelli di Potere e nel controllare i Noldor della Terra-di-mezzo. Sauron pensò un piano per dominare tutto ciò che riguardasse la Terra-di-mezzo e per questa ragione voleva ed aveva bisogno di controllare gli Elfi al fine di completare il suo piano. Questa era la ragione per cui fu forgiato l'Unico Anello. Sauron si recò presso l'Orodruin, Monte Fato, per forgiare l'Anello del Comando, e mettendo una larga parte del proprio potere innato nell'Anello, creò un mezzo grazie al quale poteva rendere schiavi gli usufruitori degli Anelli: "Buona parte della forza e della volontà dell'Avversario fluì in esso, e ciò perché il potere degli anelli elfici era assai grande, sicché l'anello che doveva governarli non poteva che essere un oggetto di potenza senza pari; Sauron lo forgiò nella Montagna di Fuoco della Terra d'Ombra. E, a patto che avesse su di sé l'Unico Anello, era al corrente di tutto ciò che si faceva per mezzo degli anelli minori, e poteva vedere e governare gli stessi pensieri di coloro che li portavano su di sé."[9] Sauron rischiò parecchio mettendo gran parte del proprio potere in un oggetto che poteva essergli sottratto, sfuggendo così al suo controllo. Questo è esattamente ciò che accadde alla fine della Seconda Età quando l'Ultima Alleanza di Elfi e Uomini sconfisse Sauron ed Isildur tagliò l'Unico Anello dalla sua mano. Separato dal suo potere, Sauron fu vinto e scomparve, in apparenza, dalla Terra-di-mezzo. Il parere di Tolkien sull'uso del potere è spiegato in un'altra delle sue lettere: "L'anello di Sauron è solo uno dei vari espedienti mitici, per concentrare la vita o il potere in qualche oggetto, suscettibile quindi di venire preso o distrutto con risultati disastrosi per chi gli ha trasferito il suo potere. Se dovessi spiegare filosoficamente questo mito, o quanto meno l'anello di Sauron, direi che si tratta di un espediente mitologico per rappresentare la verità secondo cui la potenza (o forse meglio la potenzialità) per essere esercitata e per produrre risultati deve essere esteriorizzata ed in questo modo (in maggiore o in minor grado) sfugge al diretto controllo della persona."[10] Tuttavia quando Sauron aveva su di sé l'Unico, i suoi poteri sulla terra erano in effetti accresciuti. Questi poteri consistevano principalmente nel dominio e nel controllo. Sauron utilizzò il potere dell'Anello su tutti i popoli che lo veneravano come fosse un Re-dio. Per mezzo del suo uso poteva esercitare il controllo sugli orchi, sui troll, sugli Haradrim, sui warg e sui suoi temutissimi Spettri dell'Anello. In quanto Sauron era già in grado di controllare il tempo ed i Fuochi sul Monte Fato, anche questi poteri sarebbero ulteriormente aumentati, fino a raggiungere livelli davvero spaventosi, se avesse ritrovato l'Unico. Con l'Unico il suo Occhio avrebbe potuto vedere qualunque pensiero o azione in ogni luogo della Terra-di-mezzo; nessun segreto si sarebbe potuto nascondergli e nessuno avrebbe potuto opporglisi. Con l'Unico, Sauron avrebbe potuto impossessarsi dei Tre Anelli Elfici e li avrebbe usati per creare malvagità eterna nella Terra-di-mezzo; tutto sotto il controllo dell'Unico.
Cosa successe agli Anelli e chi li conservò? Per breve tempo, tutti gli Anelli di Potere furono probabilmente usati in Eregion nel periodo compreso tra l'allontanamento di Sauron dagli Elfi, avvenuto dopo che gli anelli erano stati fabbricati (1590 S.E.), ed il tempo in cui Sauron forgiò l'Unico Anello (1600 S.E.). Ma non appena Sauron si infilò l'Unico Anello, gli Elfi si sfilarono tutti i loro anelli poiché finalmente si accorsero interamente dell'inganno di Sauron e capirono che le loro creazioni sarebbero state corrotte unicamente per scopi malvagi: "Ma non era facile mettere gli Elfi nel sacco. Non appena Sauron si infilò al dito l'Unico Anello, essi ne furono consapevoli; d'altro canto, lo conoscevano e si rendevano conto che voleva essere il loro padrone e il dominatore di tutto quanto forgiassero. Sicché, irati e impauriti, si sfilarono gli anelli."[11] Fu consigliato che i loro anelli dovessero essere distrutti, ma gli Elfi non ebbero il coraggio di arrivare a tanto - e così li nascosero. I sette ed i Nove furono separati. Dei Tre, Celebrimor ne diede uno, Nenya, a Galadriel, e gli altri due, Vilya e Narya, a Gil-galad. A sua volta, Gil-galad conservò Vilya e diede Narya a Cyrdan dei Porti Grigi affinché lo custodisse. In seguito, quando marciò in guerra nell'Ultima Alleanza, il sovrano elfico consegnò Vilya ad Elrond. Un'alternativa a questa versione, estrapolata dai Racconti Incompiuti, afferma che fu durante il primo Consiglio della Seconda Età, che si ritenne cosa saggia che Elrond ricevesse l'anello Vilya e che Gil-galad conservasse Narya prima di andare in guerra nell'Ultima Alleanza, occasione in cui diede Narya a Cirdan. Adirato per il fatto che il suo piano fu scoperto e mandato in fumo, Sauron mosse guerra agli Elfi per rivendicare gli Anelli, che senza il suo aiuto non avrebbero potuto forgiare. Si diresse in Eregion per devastarla e saccheggiò la città elfica di Ost-in-edhil. Quindi catturò e torturò Celebrimor al fine di indurlo a rivelare dove fossero nascosti gli Anelli: "Lì Sauron si impadronì dei Nove Anelli e delle opere minori della Mirdain; ma non poté trovare i Sette e i Tre. Allora Celebrimor venne sottoposto a tortura, e da lui Sauron apprese dov'erano stati depositati i Sette. Celebrimor lo rivelò perché a suo giudizio né i Sette né i Nove avevano il valore dei Tre: i Sette ed i Nove erano stati fabbricati con l'aiuto di Sauron, mentre i Tre erano stati creati dal solo Celebrimor, con poteri e propositi diversi."[12] Adoperando come stendardo di battaglia la salma di Celebrimor conficcata in un'asta, Sauron tornò all'attacco ed invase tutto l'Eriador in cerca dei Tre Anelli Elfici. Ma non li trovò mai e riuscì soltanto ad intuire dove fossero nascosti. Con l'aiuto dei Númenórean, Sauron fu infine scacciato dall'Eriador (c. 1701 S.E.), dove ci fu in seguito un lungo periodo di pace. Il potere di Sauron fu più tardi sfidato dai Númenorean e questi fu catturato e portato in Númenor come prigioniero. Qui, adoperando l'Unico Anello corruppe i Númenórean e li indusse a ribellarsi contro i Valar. Quindi Ilúvatar fu invocato, il mondo venne trasformato e Númenor sommersa nell'Oceano. Anche Sauron fu inghiottito, ma il suo spirito fuggì (con l'Anello) tornando sulla Terra-di-mezzo. Quando Sauron prese nuovamente forma vide come la forza dei Númenórean era cresciuta laddove i loro nuovi regni erano cresciuti in fretta. Si propose di muovere loro guerra e di ricacciarli prima che diventassero troppo forti. Quindi fu istituita l'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini per fronteggiare Sauron. Davanti alla Torre Nera, Barad-dûr, Sauron fu rovesciato e dissolto nell'anno 3441 S.E. Ma dopo un tregua, lo spirito di Sauron riapparve di nuovo nella Terza Età e minacciò la gente libera nella Terra-di-mezzo. All'incirca nell'anno 1000 T.E. gli Istari, o Stregoni, giunsero nella Terra-di-mezzo per dare aiuto nella lotta contro Sauron. L'ultimo che giunse fu Gandalf, e Cirdan si sentì in dovere di cedergli Narya in quanto capì che in mano sua l'anello sarebbe stato utilizzato al meglio: "Ecco, prendi questo anello - gli disse - perché le tue fatiche e le tue cure saranno gravi, e in tutte esso ti sosterrà, proteggendoti dalla stanchezza. E' questo infatti l'Anello di Fuoco, e chissà che con esso tu non riesca a riaccender cuori al valore di un tempo, in un mondo che si raggela."[13] Così, nel periodo in cui è ambientata la storia del Signore degli Anelli, i Tre Anelli degli Elfi erano nelle mani dei Saggi: Gandalf, Elrond e Galadriel; i Nove, custoditi da Sauron come pure tre dei Sette (gli altri quattro furono consumati dai draghi); e l'Unico nelle mani di Frodo l'Hobbit.
Qual era l'aspetto degli anelli e con quali materiali furono forgiati? Gli studi effettuati da Saruman sugli Anelli ci forniscono informazioni utili a ricostruire il loro aspetto. Gandalf racconta la storia dell'Unico Anello durante il Consiglio di Elrond richiamando le parole di Saruman: "I Nove, i Sette, ed i Tre", disse, " avevano ciascuno una particolare gemma. Non altrettanto l'Unico. Esso era rotondo e privo di decorazioni, come fosse uno degli anelli inferiori; ma il suo artefice vi stampò sopra delle scritte che chiunque sia dotato di una certa abilità, forse, può ancora vedere e leggere."[14] Queste lettere possono essere viste quando l'Unico Anello veniva riscaldato, come avviene nel camino di Frodo, occasione in cui Gandalf conferma i suoi sospetti in modo che le iscrizioni appaiano come lettere infuocate dell'alfabeto elfico in Linguaggio Nero. Conosciamo inoltre i tipi di gemme utilizzate per i Tre Anelli degli Elfi:
Sappiamo che Vilya era in oro e che Nenya era in mithril grazie alla descrizione nel capitolo I Porti Grigi: "Elrond indossava un grigio mantello ed aveva una stella sulla fronte, un'arpa d'argento era sulla sua mano, e portava al dito un anello d'oro con una grande pietra azzurra, Vilya, il più potente dei Tre. Galadriel montava un bianco palafreno ed era vestita di un bianco baluginante, come nuvole intorno alla Luna; sembrava splendere tutta di una tenue luce. Sul suo dito era Nenya, lavorato in mithril, che recava una singola pietra bianca guizzante come una gelida stella."[15] Di quale materiale fosse composto Narya, l'altro Anello Elfico, non si sa. Probabilmente, siccome Tolkien sembra aver considerato Nenya distinto e diverso chiamandolo l'anello fatto di mithril, vuol dire che Narya non è in mithril, ma di un altro materiale pari all'oro, come Vilya. Quanto ai Sette Anelli dei Nani, sappiamo che erano in oro poiché si dice "che il fondamento di ciascuno dei Sette Tesori dei Re dei Nani di ere passate fosse un anello d'oro."[16] Tuttavia non sappiamo quali gemme furono usate per questi anelli. Per quanto riguarda i Nove, non c'è nessun passo che descrive il materiale di cui erano composti o le gemme che avevano. Tuttavia si può assumere che fossero anch'essi d'oro. Sappiamo che i Tre Anelli degli Elfi avevano dei loro nomi propri: Narya (Fuoco); altrimenti noto come l'anello di Fuoco, o l'Anello Rosso, e da un oscuro riferimento come Kindler [colui che accende gli animi - N.D.T.] (lettera #301) Nenya (Acqua); altrimenti noto come l'Anello di Diamante o l'Anello Bianco, anche denominato il principale dei Tre nei Racconti Incompiuti. Vilya (Aria); altrimenti noto come l'Anello di Zaffiro, o l'Anello d'Aria, anche denominato il più potente dei Tre ne Il Ritorno del Re. L'anello di Sauron non ha un nome proprio, ma era indicato con tanti nomi: l'Unico Anello, l'Anello del Comando, l'Anello di Sauron, o il Grande Anello di Potere. Gli Anelli dei Nani, come anche quelli dei Nazgûl sono conosciuti soltanto collettivamente come i Sette ed i Nove e ammesso che avessero avuto ciascuno dei nomi propri, questi sono sconosciuti.
I Nazgûl portavano i propri anelli o questi erano custoditi da Sauron? Questo argomento è molto discusso. Da un lato si ritiene che i Nazgûl conservassero i propri anelli e che fossero resi schiavi e controllati da Sauron per mezzo degli stessi. Dall'altro si ritiene che i Nazgûl attingessero i il loro potere di Schiavi dell'Anello grazie al fatto che portassero con loro i propri anelli. L'unica chiara affermazione confermante la seconda versione si trova nel Il Consiglio di Elrond, in cui Gandalf dichiara che: "I Nazgûl detengono i Nove."[17] Ci sono discordanze con questa versione : 1) perché non è rimasto per terra alcun anello dopo che il Re-Stregone fu sconfitto da Eowin e Merry, mentre l'Anello di Sauron era rimasto, per poi essere preso da Isildur, quando fu sconfitto da Gil-galad ed Elendil? 2) Perché Frodo, come portatore dell'Anello, non vide gli anelli sugli Schiavi dell'Anello a Colle Vento e al Guado del Bruinen quando vide le loro spade, i volti sbiaditi, i loro occhi, le loro corone? Si paragoni tutto questo al fatto che mentre era in Lothlorien, Frodo era in grado di vedere l'anello di Galadriel, Nenya, sul suo dito, mentre Sam ne era incapace. Sono prevalenti i punti che convalidano l'opinione che fosse lo stesso Sauron a detenere gli anelli. Gandalf espone la storia degli Anelli a Frodo dicendogli quanto segue: "Così questa è l'attuale situazione: i Nove sono stati raccolti dallo stesso Sauron; ed anche i Sette, quelli che non sono andati distrutti. I Tre sono tuttora nascosti."[18] Sappiamo che non ci sono spettri o schiavi che portano i rimanenti dei Sette. Dunque il fatto che Sauron abbia raccolto i Nove ed i Sette per se stesso significa esclusivamente che Sauron possedeva fisicamente sia i Nove, sia i restanti dei Sette. Ciò è anche confermato da Galadriel quando parla a Frodo mentre questi era in Lothlorien: "Tu hai visto l'Occhio di colui che custodisce i Sette ed i Nove" [19] Inoltre abbiamo il seguente resoconto da La Caccia all'Anello nei Racconti Incompiuti: "Alla fine (Sauron) giunse alla conclusione che potevano riuscirgli davvero utili soltanto i più potenti tra i suoi servi, i Fantasmi dell'Anello, i quali non avevano altra volontà che la sua, poiché erano completamente succubi dell'Anello che aveva reso schiavo colui che Sauron aveva vincolato." "I Fantasmi erano di gran lunga i più potenti dei suoi servi e i più adatti ad una missione del genere, perché completamente schiavi dei loro Nove Anelli, attualmente in possesso di Sauron..."[20] Queste affermazioni mostrano chiaramente che era Sauron a conservare gli anelli, e così controllava i Nazgûl. La dichiarazione definitiva esce fuori da una delle lettere che descrive la situazione di Frodo sul Monte Fato, ed è estremamente chiarificante riguardo alla natura dell'Unico Anello: "Sauron inviò subito gli Spettri dell'Anello. Naturalmente essi sapevano tutto e non si ingannavano riguardo al vero proprietario dell'Anello. [...] Ma ora la situazione era diversa rispetto a Colle Vento, quando Frodo agì sotto la spinta della paura, desiderando solamente usare (invano) il potere secondario dell'Anello di conferire l'invisibilità. Era cresciuto da allora. Sarebbero stati immuni dal suo potere se lo avesse rivendicato come strumento di comando e di dominio? Non completamente. Non penso che avrebbero potuto attaccarlo con violenza, né afferrarlo o prenderlo prigioniero; avrebbero dovuto obbedire o fingere di obbedire a qualsiasi suo ordine minore che non interferisse con il compito assegnato loro da Sauron, che aveva ancora il controllo principale delle loro volontà grazie ai loro nove anelli (che lui teneva)..."[21] Dal passo precedente verrebbe alla luce che quando Sauron rivendicò per la prima volta i Nove, li diede in seguito agli Uomini Mortali che ne usarono il potere per ottenere dominio e autorità. Alla fine sbiadirono e divennero Spettri e a questo punto Sauron si riprese i loro anelli per conservarli ed avere così il controllo dei suoi più spaventosi servi.
Cosa accadde ai poteri degli Anelli non appena l'Unico Anello fu distrutto? La posizione maggiormente sostenuta è quella secondo cui con la distruzione dell'Unico Anello, tutti gli altri anelli persero il loro potere (compresi i Tre anelli degli Elfi) e divennero inefficaci contro il trascorrere del tempo, ragione per cui erano stati creati. L'argomentazione che sta alla base di quanto detto verte sul fatto che poiché nell'Unico Anello era incluso il potere necessario a vincolare e controllare TUTTI gli Anelli di Potere, quando il potere dell'Unico venne distrutto, altrettanto accadde a tutti gli altri Anelli. Coloro che custodivano i Tre: Gandalf, Elrond e Galadriel, partirono oltre il mare per l'Ovest portando gli anelli con loro. L'evidenza di questa posizione si trova in parecchi punti: "Pure, molte voci dicevano, tra gli Elfi, che, se Sauron fosse riapparso, avrebbe ritrovato l'Anello di Dominio che era andato perduto o, nella migliore delle ipotesi, i suoi nemici l'avrebbero scoperto e distrutto; ma in entrambi i casi, i poteri dell'Albero si sarebbero dispersi, e perite tutte le cose che grazie a essi si conservavano, sicché gli Elfi sarebbero giunti al tramonto, iniziandosi il Dominio degli Uomini."[22] "Ma quando tutto questo fu compiuto, e l'erede di Isildur ebbe assunto la signoria degli Uomini e a lui passò il dominio dell'Ovest, allora risultò chiaro che il potere dei Tre Anelli era del pari finito, e agli occhi dei Primogeniti il mondo divenne vecchio e grigio."[23] "Ma cosa accadrebbe se l'Anello di Dominio andasse distrutto, come tu consigli di fare? chiese Gloin. Non lo sappiamo con certezza, rispose mestamente Elrond. Qualcuno spera che i Tre Anelli, che mai Sauron toccò, diventino quindi liberi, e che coloro che li governano possano guarire le ferite del mondo su cui 'egli' ha operato. Ma probabilmente qualora l'Unico dovesse sparire, i Tre verrebbero meno, e molte cose belle svaniranno ed andranno dimenticate." Il più malinconico riferimento è quando dama Galadriel espone a Frodo il destino degli Elfi sull'esito della ricerca: "Non vedi adesso la ragione per cui la tua venuta per noi rappresenti un segno del Destino? Poiché se tu fallissi, allora saremmo in balia del Nemico. Tuttavia se avrai successo, il nostro potere sarà diminuito, e Lothlorien appassirà, e il corso del Tempo la spazzerà via."[25] Poiché il potere principale dei Tre Anelli è quello di rallentare se non arrestare il passare del tempo, le parole di Galadriel significano chiaramente che con la distruzione dell'Unico Anello, gli Elfi perderebbero ugualmente i propri poteri.
Sauron fece uso dell'Anello quando era in Númenor, e perché non fu rovesciato nel mare quando Númenor sprofondò? Sì, Sauron andò a Númenor volontariamente come prigioniero ed aveva con sé l'Unico Anello. Fu più che felice di mettere all'opera la sua malvagità sotto la maschera di un penitente; ed usò l'Anello per dominare la mente di Ar-Pharazôn e per deviare il popolo di Númenor all'adorazione di Morghoth. Le sue astute opere di persuasione e il suo contorto mormorare nell'orecchio di Ar-Pharazôn riguardo la rivendicazione della proprietà della terra imperitura di Valinor si risolsero nella Ribellione di Númenor. Ma perfino Sauron fu preso alla sprovvista dalla magnitudine della replica a questa azione malvagia: i Valar invocarono il Creatore, Iluvatar, che aprì i mari e sommerse Númenor: "Il mondo fu frantumato, la terra inghiottita, i mari si levarono a coprirla, Sauron stesso precipitò nell'Abisso. Il suo spirito tuttavia si rialzò e, sulle ali di un vento scuro, tornò nella Terra-di-mezzo, a cercarvi una dimora."[26] Qualcuno ha messo in dubbio o ha obiettato l'idea che sebbene Sauron venne distrutto e ridotto a spirito, fu comunque capace di riportare con sé l'Anello a Mordor. Una delle lettere ci indica al meglio questa conclusione: "Benché venisse ridotto a uno 'spirito pieno d'odio portato dal vento dell'oscurità' non penso che ci si debba stupire di fronte a questo spirito che si portava via l'Unico Anello, da cui ormai dipendeva in larga parte il suo potere di dominare le menti."[27] L'unica soluzione è accettare l'idea di Tolkien riguardo questa faccenda, perché non esiste un altro possibile meccanismo per far tornare Sauron, come spirito disincarnato, nella Terra-di-mezzo con l'Unico Anello.
Perché l'Unico Anello non aveva controllo su Tom Bombadil? Tom Bombadil è un enigma nella Terra-di-mezzo: non sappiamo cosa sia e le sue origini non sono mai rivelate. Tolkien fece una affermazione in una sua lettera riguardante il fatto che Tom era stato creato molto prima che pensasse di scrivere il Signore degli Anelli e lo inserì lungo la strada per Rivendell. Per cui, Tolkien fece uso di Tom per fare un quadro sulla natura del potere e del dominio. Tom è immaginato in modo da rappresentare un'esistenza la cui chiave consiste nel rivolgere i desideri ESCLUSIVAMENTE alla conoscenza. Non è interessato all'uso di questa conoscenza per il perseguimento di qualche fine. In quanto tale, il potere e il dominio gli sono completamente inutili e non hanno alcun significato o effetto su di lui: "Lui è signore in un mondo particolare: non ha paura, e nessun desiderio di possesso e di dominio. Si limita a sapere e a capire quelle cose che lo interessano nel suo piccolo regno naturale. [...] [Rappresenta] lo spirito che desidera conoscere le altre cose, la loro storia e la loro natura... e che non si preoccupa affatto di 'fare' qualcosa con la conoscenza..."[28] E da Il Consiglio di Elrond: "Non potremmo mandargli dei messaggi ed ottenere il suo aiuto? chiese Erestor. Sembra che possegga un potere perfino al di sopra dell'Anello. No, non considererei così la faccenda, disse Gandalf. Direi piuttosto che è l'Anello a non avere potere su di lui. Lui è padrone di se stesso. Ma non può alterare l'Anello, neppure infrangerne il potere al di sopra di altri..."[29] L'Anello non può avere effetto su Tom Bombadil poiché questi è al di fuori di qualsivoglia questione inerente al Potere e al Dominio; Tolkien usa Tom come un'allegoria che significa che perfino quest'intensa lotta tra "bene e male" è soltanto una parte dell'intero disegno dell'esistenza. Riferimenti:
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