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MAZINGA
ZETA (Mazinger Zetto) |
Durante una spedizione archeologica sull'Isola di Rodi, un'equipe giapponese scopre che questa antica civiltà era tecnologicamente avanzatissima. Rinvengono, infatti, dei giganteschi automi in perfetto stato di conservazione. Uno degli scienziati del gruppo, il tedesco dottor Hell, decide di impossessarsene per iniziare la conquista del mondo. Decide subito di eliminare i suoi colleghi che si sarebbero sicuramente opposti alle sue mire di potere, ma il giapponese Juzo Kabuto riesce a scappare. Stabilito che Kabuto non gli sarà di intralcio, Hell inizia a ripristinare i vecchi automi. Dopo aver rinvenuto e unito insieme due mummie, una di un uomo e una di una donna, crea il barone Ashura, il suo primo luogotenente. Passano alcuni anni e i nipoti di Kabuto, Koji e Shiro, chiamano al telefono il nonno, sempre occupato nelle sue ricerche e ormai in solitudine nella sua casa ai piedi del monte Fuji. Proprio mentre stava parlando con gli amati nipoti, Kabuto scorge le "maschere di ferro", i soldati di Hell, e tronca la comunicazione. Allarmati da questo comportamento, Koji e Shiro si recano a casa del nonno e rimangono non poco sorpresi vedendo che la casa era quasi rasa al suolo. Trovando intatto il passaggio al laboratorio sotterraneo, i due ragazzi decidono di entrare e cercare il nonno. Lo trovano ma, purtroppo, il vecchio scienziato è ormai agonizzante. In punto di morte Juzo consegna a Koji Mazinga Z, un robot gigante, costrutito in "super lega zeta", l'unica speranza del mondo e del Giappone contro l'imminente invasione di Hell. Con gli occhi pieni di lacrime Koji sale sul "pilder", la piccola astronave che si aggancia nel cranio del robot attivandolo. I suoi goffi tentativi di far muovere il robot attraggono l'attenzione di Sayaka Umi, pilota di Afrodite A, un robot dalle sembianze femminili costruito dal dottor. Yumi, amico di Juzo, utilizzando i progetti di Mazinga. A differenza di Mazinga, però, Afrodite A è un robot costruito per azioni di pace e non è dotata di nessuna arma. Grazie all'aiuto della ragazza, Koji riesce a distruggere il primo mostro meccanico di Hell. Ma la lotta è appena iniziata. Partono così le avventure di Koji Kabuto alla guida di Mazinga Z, l'ultimo baluardo dell'umanità contro le mire spropositare di un folle! La serie di Mazinga Zeta è stata importata in Italia dalla RAI ma, putroppo, non è completa. La versione nostrana si ferma all'episodio 51, poco prima che Koji abbandoni l'Hover Pilder per il Jet Pilder. Ci sono diverse voci a proposito; le riporto tutte e due poichè entrambe possono sembrare vere. Da una parte si dice che la RAI non abbia mai fatto doppiare le restanti 45 puntate, dall'altra che non siano state neppure importate. Dopo lo scandalo dei cartoni giapponesi agli inizi degli anni 80, la Rai si sbarazza di gran parte del suo parco cartoni. Dopo anni, durante la metà degli anni 80, Mazinga Zeta viene ritrasmesso dal circuito Italia7. Da "Mangazine" (Granata
Press) del Nov./Dic. 1992 A pensarci adesso potrà sembrare incredibile, ma se non fosse esistito Mazinga Z, non sarebbero nate neppure tutte le altre centinaia di robot che hanno popolato i nostri schermi televisivi. Non solo: considerato che il concetto di un robot gigante pilotato all'interno da un uomo s'è ormai radicato nell'immaginario degli abitanti di una buona metà del globo, possiamo renderci conto di quale rivoluzionaria idea abbia avuto il signor Go Nagai. Però, si sa, le grandi idee nascono spesso nei modi più curiosi, e Mazinga &C. non fanno eccezione alla regola. Si narra che Nagai, di fronte a un imbottigliamento, abbia esclamato: "Se da un'automobile uscissero braccia e gambe e potesse cos' scavalcare tutte le altre auto, non ci sarebbero più problemi di code". Era l'aprile del 1972, e per fortuna Nagai, invece di comunicare la sua trovata al Ministero Dei Trasporti (a quest'ora sarebbe ancora internato in qualche manicomio...) ebbe la ben più saggia idea di parlarne con i suoi fratelli, manager della Dynamic Production, e con Ken Ariga, produttore della Toei Doga. Quest'ultima, e con essa tutta la l'industria giapponese dell'animazione, non stava passando un periodo troppo felice: finito il boom dei cartoni animati sportivi, i telespettatori gli anime a favore degli eroi fantascientifici dal vivo come Kikaider (Toei Co.), la nuova serie di Ultraman (Tsuburaya) e soprattutto Kamen Rider (Toei Co.). L'idea di un robot fantascientifico fu così accolta con grande favore dalla Toei Doga, che già con Devilman aveva Allacciato buoni rapporti con Nagai. Da questa trovata nacque il progetto per la nuova serie Iron : creato dall'istituto di Sviluppo del Progetto Iron Z, diretto dal prof. Akagane, Iron era un robot dal design pittosto simile nel design a quello che sarebbe stato Mazinga. A pilotarlo era il giovane Susumu Kaze che, sulla sua moto Pilder (e non più su un'auto come aveva pensato Go Nagai), si incastrava nella test del robot. Questi era dotato di una specie di mantello che fungeva anche da piattaforma per la moto di Susumu. Sul modello di Ultraman, Susumu, e con lui anche Sayaka Umi, era membro di una pattuglia specializzata dell'istituto. Il nemico dottor Hell era invece un pazzo che nell'isola di Rodi aveva rinvenuto dei mostri meccanici con cui intendeva, da solo, conquistare il mondo. In un secondo tempo nacque l'idea dell'energia fotonica e del Japanium: Iron Z non era più così un semplice robot, ma un superobot costruito in lega di Japanium! Non solo: ad affiancarlo, c'era anche Iron A, il robot di Sayaka. Soddisfatti dell'idea, alla Toei ne decisero la realizzazione: a trasmetterlo sarebbe stata Fuji TV, alle ore 7 di ogni domenica, e alla produzione avrebbe partecipato l'agenzia Asatsu. Fuji TV impose però un cambio di nome, prima in Energer Z, poi, sulla base di un'idea di Nagai, in Mazinga Z (Majinza Zetto in giapponese). Il direttore della Toei TV, infine, per evitare somiglianze con l'eroe motociclistico Kamen Rider, escogitò l'idea dello Hover Pilder, di seguito alla quale anche il design della testa di Mazinga fu cambiato. Infine, poco prima dell'inizio della pubblicazione del fumetto mi Mazinga su "Shonen Jump" del 12 settembre, il nome del protagonista fu mutato in Koji Kabuto e la progettazione di Mazinga fu accreditata non più ad Akagane (diventato il dottor Yumi) ma a Juzo Kabuto, nonno di Koji. Per attrarre il pubblico dei più piccoli furono poi introdotti i personaggi di Shiro e di Boss. Aphrodite, da robot combattente, divenne una macchina creata da Yumi a scopi pacifici e solo occasionalmente costretta a combattere. Tra l'altro, nel periodo intercorso tra l'inizio della pubblicazione del manga e la trasmissione della serie TV, fu apportato un notevole cambiamento: Juzo Kabuto, da scienziato pazzo dal volto sfigurato, divenne un tranquillo signore mosso solo da ideali di pace. Scheda di "Anime" Mazinger Z è un robot gigante che l'anziano dr. Kabuto ha costruito in segreto per impedire al malvagio dr. Hell, un tempo suo collega, di conquistare la Terra grazie ai mostruosi congegni meccanici elaborati dalla civiltà cretese e ritrovati dai due scienziati durante una spedizione archeologica. Il dr. Kabuto rimane vittima del primo attacco del suo ex collega e lascia il Mazinger Z in eredità al nipote Koji, senza potergli, però, spiegare il complesso funzionamento. La morte del nonno spinge il ragazzo alla vendetta. Koji, dopo molti maldestri tentativi, riesce a inserirsi nella testa del robot con il pilder, il piccolo mezzo volante che dà accesso alle funzioni dell'automa. Nella serie compaiono anche Aphrodite A, un robot dalle sembianze femminili pilotato sa Sayaka Yumi, e Boss Robot, un goffo giocattolone guidato da un grasso teppista di periferia, che offrono un minimo aiuto al protagonista nei combattimenti conto i molti nemici. La serie di Go Nagai, sceneggiata da Susumu Takahisa e Keisuke Fujikawa, è abilmente diretta da Yugo Serikawa, Tomoharu Katsumata, Nobuo Onuki e Bonjin Nagaki. Il character design è di Yoshiyuki Hane, mentre la colonna sonora è composta da Shunsuke Kikuchi.
Le Armi di Mazinga
Zeta
Informazioni
tecniche su Mazinga Z Titoli italiani dei primi 51 episodi di Mazinga Zeta |
1. Nascita
di un robot prodigioso 2. Fermate l'esercito di Ashura 3. Operazione distruzione Mazinga 4. Attacco su due fronti 5. Le tattiche del barone Ashura 6. La grande statua di Abdora 7. Deimos F-3, robot scomponibile 8. Dyan dal braccio d'acciaio 9. Il grande cannone Galeno 10. Il tradimento di Vicong 11. Una gara di pupazzi di neve 12. Attacco con l'alta marea 13. Glossam, il terrore dei mare 14. Il tornado misterioso 15. Il mostro volante 16. L'ultimatum di Ashura 17. Una prova di coraggio 18. Duello nella città fantasma 19. La fortezza subacquea Salus 20. I capricci di Yuri 21. L'attacco del robot supersonico 22. La cattura di Afrodite-A 23. I tre fratelli Aeros 24. Ryo contro Ashura: faccia a faccia 25. Una vittoria in extremis 26. I ladri di diamanti |
27. I tre
mostri volanti 28. Cerberus J-3, il robot a tre teste 29. Attacco aereo 30. Battaglia nel cielo 31. Gli specchi abbaglianti di Desma A-1 32. Il mostro dei cinque laghi 33. Sabotaggio! 34. L'ultima occasione di Ashura 35. La fortezza volante del conte Blocken 36. La vendetta del conte Blocken 37. Bombardamento a tappeto 38. Bandiera bianca 39. L'elmetto a energia solare 40. Decimo anniversario 41. Il bambino abbandonato 42. Ashura e Blocken: rivali! 43. Il robot di Boss 44. La rivolta del robot impazzito 45. La caduta del Jet-Scrander 46. Una taglia su Ryo 47. Le conseguenze di un litigio 48. La doppia trasformazione di Fayzer V-1 49. Un super-pugno a razzo 50. Sulle nevi del Fuji 51. Il furto della Superlega Z! |
dal sito : ldf.plion.it/nagai/index_ita.htm